Il risarcimento danni infortunio sul lavoro si può richiedere all’INAIL seguendo la procedura di legge. Ecco come muoversi per ottenere il risarcimento sia per infortunio sul lavoro che per morte sul lavoro.
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Infortunio sul lavoro risarcimento INAIL
Il Decreto Legge del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 183/06 ha stabilito che il datore di lavoro, in caso di infortunio sul lavoro, anche per un solo giorno, deve inviare una comunicazione online direttamente all’INAIL.
La comunicazione si può fare solo per via telematica, solo sul sito ufficiale dell’ente. Per ottenere il risarcimento, l’incidente deve essere improvviso e causare un’invalidità che non permetta all’infortunato di proseguire il lavoro.
Il dipendente deve informare il datore di lavoro e recarsi al Pronto Soccorso. Qui otterrà un certificato, che il datore di lavoro deve mandare all’INAIL con relativa domanda online. Al termine della prognosi, il dipendente deve recarsi alla sede più vicina dell’ente per la visita di controllo.
A questo punto, l’INAIL deciderà se rilasciare un secondo certificato medico per l’astensione dal lavoro, oppure se dichiarare il dipende guarito. In ogni caso, l’ente provvederà a erogare gli importi dovuti in base all’invalidità e alle tabelle per il risarcimento.
Morte sul lavoro: a chi spetta il risarcimento
Il risarcimento causa morte sul lavoro spetta a tutti gli eredi, in base a quelle che sono le tabelle. Per fare la richiesta, il datore di lavoro o la famiglia devono fare denuncia direttamente all’INAL (qui c’è il modello ufficiale). Nel caso la denuncia venga fatta dalla famiglia, questa deve aggiungere alla denuncia anche il certificato di morte e il certificato medico che ne attesta le cause.
L’INAIL provvede, entro 90 giorni, a informare tramite raccomandata gli eredi sulla possibilità di ottenere il risarcimento. In ogni caso, è importante non attendere questo termine e procedere subito con la richiesta.
Hanno diritto al risarcimento:
- I coniugi e chi è unito civilmente.
- I figli riconosciuti o riconoscibili.
- In assenza: genitori a carico e non, fratelli o sorelle.
Le percentuali rispettano le tabelle per morte sul lavoro risarcimento e sono rivalutate in base agli indici dell’ISTAT.
Le tabelle di risarcimento per infortunio sul lavoro
In caso di richiesta di risarcimento danni infortunio sul lavoro, ecco quali sono le tabelle di riferimento in base ai giorni di lavoro persi:
- 100% dello stipendio netto per il primo giorno di infortunio.
- 60% dello stipendio netto nei 3 giorni successivi (pagato dal datore di lavoro).
- 60% della retribuzione fino al 90° giorno di infortunio (pagato da INAIL).
- 75%, sempre pagato da INAIL, fino a guarigione.
Valgono anche i giorni festivi. Per il risarcimento infortunio sul lavoro le tabelle di rifornimento sono quelle approvate dal Ministero della Salute con il Decreto Legge del 2003.
A partire da un’invalidità riconosciuta tra il 6% e il 16% si ottiene un indennizzo per danno biologico e patrimoniale. Quest’ultimo si riferisce ai giorni dove non si è lavorato. Il danno biologico, invece, cambia in base al sesso e all’età e anche in base alle malattie pregresse del lavoratore: viene calcolato in base alla seguente tabella.
Per danni superiori al 16% di invalidità, c’è un risarcimento in base all’impossibilità di lavorare e alla gravità dell’infortunio. Inoltre, va tenuta in considerazione la rivalutazione dell’ISTAT, che avviene ogni tre anni.
Morte sul lavoro: le tabelle di risarcimento
Per la morte sul lavoro, ecco quali sono le percentuali di risarcimento in base al grado di parentela.
- 50% coniuge o persona unita civilmente.
- 20% per ogni figlio riconosciuto o riconoscibile. La soglia aumenta al 40% se il figlio resta orfano di entrambi i genitori o per figli di persone divorziate.
- Se questi eredi sono assenti, allora c’è il 20% per genitore del defunto, o suo fratello/sorella.
Qui c’è la tabella completa del Tribunale di Roma con tutti i punteggi e le cifre relative al risarcimento causa morte INAIL.
Le modalità di risarcimento danni per infortunio sul lavoro
Come viene corrisposta la somma del risarcimento danni infortunio sul lavoro? Ecco i metodi di pagamento più utilizzati dall’INAIL:
- Conto corrente.
- Libretto postale nominativo.
- Carta prepagata con IBAN.
- Vaglia postale (fino a 1000 Euro).
- Assegno.
La parte che spetta al datore di lavoro, invece, viene pagata allo stipendio successivo. In caso morte, il pagamento è affidato alla sola INAIL. Entro 30 giorni lavorativi, INAIL si impegna a pagare il risarcimento.
In caso di aggravamento, si potrà, entro 10 anni dalla prima richiesta, farne una seconda per adeguamento alle nuove condizioni aggravate. Se l’INAIL non paga, gli aventi diritto possono procedere con un reclamo in sede.
INAIL: tutti i contatti
INAIL è disponibile in tutti gli sportelli presenti sul territorio nazionale. In più, sul sito dell’ente si trova la sezione InailRisponde, dove si può inviare direttamente una e-mail, previa registrazione.
In alternativa, si può contattare il numero di telefono 06.6001. Il costo della telefonata dipende dal piano tariffario del proprio gestore. Il numero è raggiungibile dal Lunedì al Venerdì, dalle 8 alle 20 e il Sabato (o prefestivi) dalle ore 8 alle 14.
Qui, invece, si possono scaricare tutti i modelli di INAIL, da presentare allo sportello o inviare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Per inviare raccomandate, è necessario rivolgersi alla sede locale di INAIL e non a quella centrale.