Il rimborso Google Play si può fare per qualsiasi app, se difettosa. Se si è installata la stessa app su più dispositivi, si avrà diritto al rimborso solo per un dispositivo. Ecco quali sono le modalità e le norme di Google per poter ottenere un indennizzo al 100%.
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Chi ha diritto al rimborso da Play Store
Il rimborso si può ottenere solo se l’app è difettosa. Se non piace, non si ha diritto a un indennizzo. Google, prima di procedere con la richiesta vera e propria, offre anche la possibilità di contattare lo sviluppatore per trovare una soluzione.
Infatti, basta andare alla sezione Ulteriori informazioni della pagina dell’app sul Play Store per trovare i contatti dello sviluppatore. In questo caso, il rimborso si potrà chiedere direttamente a chi sviluppa, che potrà accreditare tutto su Paypal.
Se la situazione non si risolve in questo modo, è necessario contattare il servizio di assistenza di Google. Ecco come funziona la procedura.
Come richiedere il risarcimento
Per richiedere un rimborso al 100% a Google, devono essere passate meno di 48 ore da quando è stata scaricata l’app. Altrimenti, si perde il diritto all’indennizzo. Dal browser Chrome o Safari, è necessario andare su questo link (non dall’app).
A questo punto, da Cronologia ordini, va cercato l’acquisto dell’app. Si clicca, quindi, sul bottone con tre puntini in verticale, accanto alla parola Altro. Lo si trova proprio a destra del nome dell’app. Si deve scegliere poi Segnala un problema.
Infine, si compila il modulo che si troverà all’interno. Molto importante risulta indicare il problema e il metodo di rimborso richiesto. Dopo l’invio, sulla pagina comparirà il messaggio: “Ti ringraziamo per aver segnalato il problema”.
Si riceve una prima email di conferma e poi una seconda email con l’esito. Se il riscontro è negativo, non si potrà fare una seconda richiesta. Se l’esito è positivo, invece, si deve solo aspettare l’accredito.
Norme sul rimborso Google Play
Google Play segue delle rigide norme per i rimborsi. Tutto dipende dal tipo di servizio acquistato dal Play Store. Infatti, i contenuti digitali sono davvero tantissimi. Come si fa?
In generale, nelle prime 48 ore dal download, si può chiedere rimborso a Google. Se questo tempo passa, è necessario passare prima dallo sviluppatore e poi da Google. Per i contenuti digitali (film, musica, acquisti in-app, giochi), ecco come funziona.
- Per i film. Non deve essere visto. Così, si può ottenere un rimborso entro 7 giorni dal download. Se non si riesce a vedere per un difetto, allora i giorni disponibili passano a 65. Naturalmente, dopo il rimborso non si potranno visionare e si dovrà scaricarli di nuovo.
- Musica. Per l’abbonamento Google, non c’è rimborso, ma solo la disattivazione. I singoli brani, se non scaricati/riprodotti, ma pagati, possono essere soggetti a rimborso se viene richiesto in 7 giorni dal pagamento. App di terze parti, come Pandora, Spotify, ecc. prevedono che siano le società e non a Google per il rimborso.
- Libri. Il rimborso avviene solo se non c’è il noleggio, entro 7 giorni dal pagamento. Si ha diritto a 65 giorni per richiedere l’indennizzo se il file è corrotto e non si apre.
- Edicola. L’unico modo per ottenere rimborso è chiederlo entro 7 giorni dall’attivazione dell’abbonamento. Per singoli numeri, non se ne ha diritto.
In quanto tempo arriva il rimborso da Google
Il rimborso Google Play arriva dai 3 ai 5 giorni lavorativi su Paypal e carta di credito. Sul conto corrente online si può aspettare anche fino a 10 giorni lavorativi. Sull’account Google Play, invece, basta un giorno. Infine, per i rimborsi dallo sviluppatore, potrebbero essere necessari fino a 30 giorni lavorativi.