Il rimborso Enel è tra i risarcimenti più difficili da ottenere: su internet le informazione son tante, confuse e spesso imprecise. Questa è la tua guida definitiva, in cui ti mostriamo quando hai diritto al rimborso e quali sono le modalità per richiedere la restituzione dei soldi spesi ingiustamente. Seleziona nell’indice di seguito la voce del menu in base alla tua casistica.
Indice dei contenuti
- 1 Rimborso Enel: tutti i casi in cui è previsto
- 2 Come chiedo il rimborso/risarcimento: il reclamo Enel.
- 3 Rimborso Enel per bolletta doppia
- 4 Risarcimento danni Enel
- 5 Denunciare Enel: come fare
- 6 Rimborso Enel per non residenti
- 7 Deposito Cauzionale Enel
- 8 Rimborso Enel Iva
- 9 Rimborso Canone Rai su bolletta Enel
- 10 Rimborso Enel da 85 euro: la truffa
- 11 Contatti Enel Energia, Distribuzione e Servizio Elettrico
- 12 Consigli utili
Rimborso Enel: tutti i casi in cui è previsto
Di seguito tutte le casistiche per le quali puoi chiedere rimborso ad Enel:
- Doppia bolletta o bolletta non conteggiata bene.
- Guasti o sbalzi di corrente.
- Risarcimento danni a seguito di disservizi.
- Cambi di residenza non riconosciuti, ovvero se hai cambiato casa, ma Enel ti invia la bolletta lo stesso.
- Chiusura contratto con deposito cauzionale.
Come scoprire a chi chiedere rimborso? Basta controllare sulla bolletta e vedere qual è l’intestazione. Attenzione perchè le pratiche per i rimborsi Enel sono passate a Enel Energia. Anche se la tua bolletta riporta come intestazione “Servizio elettrico nazionale”, per i rimborsi dovrai fare riferimento al nuovo fornitore.
Puoi inoltre valutare nuove offerte per la fornitura di Luce e Gas
Di seguito troverai indicazioni su cosa devi fare per ottenere il rimborso, per ognuna delle casistiche elencate.
Come chiedo il rimborso/risarcimento: il reclamo Enel.
Se vuoi ottenere un rimborso da Enel, il primo step è l’invio di un reclamo: di seguito la guida completa a tutto l’iter.
Dove scaricare i moduli di reclamo Enel
Per primo, bisogna che sia chiaro il servizio di Enel su cui si sta procedendo alla richiesta di risarcimento, al fine di identificare il corretto modulo da utilizzare e il corretto indirizzo a cui spedirlo. Di seguito i 3 moduli reclamicEnel distinti:
- Modulo reclami Luce: per la fornitura di energia elettrica;
- Modulo reclami Gas: per la fornitura Gas;
- Modulo reclami Tutela Gas: per il servizio di tutela Gas.
All’interno dei moduli sono spiegati chiaramente tutti i campi da compilare con i tuoi dati ed i dati della fornitura, un campo di descrizione del reclamo dove spiegare il problema riscontrato e la richiesta di risarcimento, ed altri campi per il trattamento dei dati ed eventuali deleghe. E’ molto importante inoltre che il modulo di reclamo abbia per allegato tutto ciò che può essere utile per descrivere la problematica riscontrata e che dipendono dal motivo per cui si sta richiedendo il rimborso, quali:
- Bollette pagate.
- Certificazione di guasti.
- Copia del contratto di fornitura.
- Stima dei danni.
All’interno del modulo troverai inoltre una tabella in cui potrai selezionare il motivo del reclamo. Di seguito ti indichiamo la voce relativa ai rimborsi generica, ma puoi essere anche più specifico su alcune categorie (ad esempio specificando che si tratta di “Doppia fatturazione”, “Consumi stimati errati”, ecc):
Come inviare il modulo di rimborso ad Enel
Ci sono principalmente due modalità tramite le quali inviare il modulo ad Enel:
Via Web: pratica molto più veloce che permette la ricezione istantanea della richiesta di rimborso attraverso questo link.
Via Posta: scrivendo ad uno dei seguenti indirizzi a seconda del caso se si tratta di fornitura Luce o Gas:
- Fornitura Luce:
Enel Energia S.p.A
Casella Postale 8080
85100 – Potenza - Fornitura Gas:
Enel Energia S.p.A
Casella Postale 1000
85100 – Potenza
In caso tu non possa stampare ed utilizzare il modulo uno dei moduli indicati precedentemente, puoi comunque effettuare una comunicazione ad Enel indicando i seguenti dati obbligatori:
- Nome e cognome;
- Indirizzo della fornitura;
- Indirizzo di recapito (se diverso dall’indirizzo di fornitura) o un indirizzo email dove desideri ricevere la risposta;
- Il servizio oggetto del reclamo (elettrico, gas, entrambi);
- Il codice POD (prelievo dell’energia elettrica) o PDR (riconsegna del gas naturale) o il Numero Cliente che puoi trovare su una bolletta;
- Una breve descrizione del reclamo (sii chiaro e conciso, specificando date e disservizi);
- Se il reclamo riguarda gli importi e/o una rettifica di fatturazione, e necessario indicare l’autolettura e la data in cui è stata effettuata.
Alla fine, inserisci data e firma e invia.
Tempistiche di risposta
Come recita l’atlante per il consumatore stilato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente):
“La risposta scritta motivata al reclamo deve essere inviata al cliente entro 40 giorni solari dal giorno in cui il venditore ha ricevuto il reclamo scritto. Questo termine vale anche se, per poter rispondere, il venditore deve richiedere alcuni dati tecnici ad altri soggetti.”
Non ti resta che aspettare i giorni di legge per poter ottenere il tuo rimborso, indennizzo o risarcimento.
Mancata risposta al reclamo: indennizzo e prossimi passi
Tieni presente che, se il venditore rispondesse dopo il termine dei 40 giorni solari, sarà costretto a liquidare un indennizzo automatico nella prima bolletta utile. Di seguito gli importi in base all’arrivo della risposta:
- 25 € entro 80 giorni;
- 50 € tra gli 80 e i 120 giorni;
- 75 € dopo più di 120 giorni.
In caso tu non riceva alcuna risposta nei tempi prestabiliti, ecco gli step che dovrai eseguire in ordine:
- Step 1: inviare un reclamo allo Sportello per il consumatore di energia;
- Step 2: utilizzare il Servizio di Conciliazione messo a disposizione da ARERA;
- Step 3: in ultima istanza, puoi rivolgerti ad un Giudice.
Attenzione. Ricorda che puoi chiedere rimborso Enel Sisal se hai pagato in ricevitoria la bolletta: in questo caso, dopo la richiesta e se viene accettata, potrai ottenere rimborso direttamente nella ricevitoria che Enel ti comunicherà via posta.
Rimborso Enel per bolletta doppia
Hai ricevuto da Enel due bollette per lo stesso periodo di tempo? Quando capita di ricevere una doppia bolletta, ci sono essenzialmente due strade da perseguire, a seconda se il doppione sia già stato pagato o meno:
- Se la bolletta non è stata ancora pagata: in questo caso basterà chiedere l’annullamento del doppione chiamando direttamente il servizio clienti Enel, che ti specificherà la modalità con cui inviargli le due bollette uguali. Puoi trovare tutti modi per contattare Enel alla fine di questo articolo nella sezione dei contatti utili.
- Se la bolletta è stata già pagata: in questo caso dovrai eseguire la procedura di rimborso che puoi trovare in questo paragrafo. Ricorda di descrivere bene il problema incontrato ed inviare a supporto la dimostrazione dei due pagamenti effettuati (tramite fotocopia della ricevuta del bollettino, l’estratto conto della carta di credito o la ricevuta di versamento online) e descrivere bene il problema incontrato.
Tempistiche di rimborso: Enel provvederà a contattarti via posta e ad inviarti il rimborso dovuto entro 90 giorni lavorativi. In caso non lo facesse senza fornire alcuna motivazione, puoi chiamare un legale per far valere i tuoi diritti.
Ricorda che puoi far valere il diritto al rimborso anche a distanza di tempo, entro 5 anni dalla data di emissione della bolletta.
Risarcimento danni Enel
Rimborso Enel per guasto: esistono casi in cui è possibile chiedere un risarcimento danni per sbalzi di corrente, sovratensione, sbalzi di tensione o un blackout?
Certo, quando un qualsiasi disservizio causa anche un danno patrimoniale, non parliamo più di rimborso ma di risarcimento danni: un esempio può essere la rottura di un elettrodomestico a seguito di uno sbalzo di tensione.
La legge riconosce il diritto di richiedere il risarcimento del danno a chiunque sia stato danneggiato da terzi. Attenzione: però onere della persona danneggiata, secondo il codice del consumo (D.lgs n. 206/05 del 2005), quello di dimostrare il difetto ed il danno acquisito, e di dimostrare che ci sia una correlazione tra i due, ovvero che il danno (e.g. la rottura di un elettrodomestico) sia stato causato dal difetto del produttore/fornitore del servizio (e.g. sbalzo di tensione della fornitura elettrica).
Ci sono più modi per fare una richiesta danni ad Enel: di seguito sono illustrati tutti.
Risarcimento tramite reclamo
Il primo step da effettuare per ottenere un risarcimento è quello di inviare una lettera di reclamo che contiene le seguenti informazioni:
- dati dell’intestatario della bolletta;
- descrizione del disservizio riscontrato;
- richiesta di risarcimento con quantificazione economica per il danno ricevuto;
- prove documentali del danno patrimoniale (fotografie, fatture per riparazioni o acquisti, perizia di un elettricista che conferma il danno causato dal disservizio, ecc.)
Per scaricare il modulo di richiesta reclamo, vedere le modalità di invio e le tempistiche di risposta vai a questo paragrafo.
Risarcimento automatico
Ci sono alcuni casi in cui Enel, sulla base delle disposizione dell’Autorità per l’energia, procede in autonomia nel risarcimento a seguito di alcuni eventi, senza aver bisogno di fare una richiesta o di rivolgerti ad un avvocato. Alcuni esempi di questo tipo di eventi possono essere i seguenti:
- addebito di importi non dovuti;
- interruzione prolungata di energia elettrica – secondo Delibera 646/15/R/eel dell’ AEEGSI (oggi ARERA);
- variazione unilaterale delle clausole contrattuali.
Denunciare Enel: come fare
Prima di effettuare una denuncia, accertati di aver fatto una corretta valutazione di criticità in termini di disservizio e delle sue conseguenze: devono esserci stati gravi danni oppure delle conseguenze molto serie dall’assenza della fornitura o da un disservizio. Un esempio può essere un danno economico veramente ingente (decine di migliaia di euro) oppure danni/lesioni causati a persone fisiche. Non effettuare una denuncia se stiamo parlando di disservizi brevi che hanno avuto delle conseguenze minime: per tutte queste casistiche minori puoi ottenere un rimborso attraverso tutte le procedure di reclamo descritte in questo paragrafo.
Per fare denuncia a Enel, si segue l’iter standard, recandosi quanto prima possibile presso l’Arma dei Carabinieri o la Polizia di Stato per informarli dell’accaduto. Di seguito ciò che accade dopo la denuncia:
- la polizia o i carabinieri indagano sull’accaduto;
- al termine delle le indagini, il Pubblico Ministero (PM), responsabile dell’inchiesta, decide se ci sono i margini per un procedimento penale;
- il caso va portato dinanzi al tribunale dove il/la giudice ascolta, eventualmente fa eseguire ulteriori perizie e poi emette la sentenza;
- è possibile contestare la sentenza ricorrendo in appello o facendo ricorso.
Attenzione: come già detto, fai un’attenta valutazione della gravità della situazione prima di procedere ad una denuncia. Se hai dubbi, rivolgiti ad uno specialista.
Rimborso Enel per non residenti
Se non sei residente, hai una tariffa nella bolletta, la D3. Se sei residente, hai la tariffa D2, ma hai due vincoli: oltre alla residenza, non puoi superare i 3 kW.
In passato, succedeva che Enel non facesse il cambiamento, nonostante ci fosse già stato un cambio di contratto.
Si può ancora chiedere il rimborso Enel per le bollette pregresse. Ti basta mandare la copia di una bolletta pagata con la tariffa D2 (giusta) e l’altra con la tariffa D3 (sbagliata) accanto al modulo.
Enel è tenuta a rimborsarti in base a quanto hai versato in più.
Deposito Cauzionale Enel
Se passi a Enel da un altro contratto, puoi richiedere rimborso per vederti restituire il deposito cauzionale.
Come funziona? Chi non applica la domiciliazione, magari collegando la bolletta alla carta di credito o al conto corrente e passa a Enel, potrebbe pagare il deposito cauzionale.
Il deposito si paga come garanzia. Quando si chiude il contratto con Enel, si deve inviare il modulo compilato e i documenti di chiusura contratto per poter richiedere la restituzione di queste somme.
Enel è tenuto a restituire tutto il denaro, con gli interessi legali, entro 6 settimane dalla chiusura del contratto.
Rimborso Enel Iva
Il rimborso Iva può avvenire in due modi:
- Chi ha la partita Iva, può richiedere al commercialista che venga scalata l’Iva.
- Chi non ha partita Iva, deve verificare che l’Iva in bolletta sia applicata solo ai servizi forniti e non alle spese accessorie o alle accise. Se questo avviene, allora l’unica soluzione è una lunga battaglia legale.
Ottenere il rimborso per l’Iva, a meno che non ci sia dietro una bella somma, non ne vale la pena. Pur essendoci il precedente della Corte di Cassazione (la sentenza n°3671/97) e del giudice di pace a Venezia, tutto è caduto in prescrizione.
Prima di iniziare un’azione legale del genere, verifica la bolletta!
Rimborso Canone Rai su bolletta Enel
Per quanto riguarda la voce della bolletta per il canone Rai, il rimborso è diverso: bon dovrai chiederlo ad Enel, ma dovrai andare direttamente all’Agenzia delle Entrate e richiedere il rimborso per le spese in più sostenute.
Per chiedere il rimborso a questa pagina, devi prima accertarti che il canone sia stato pagato in più per sbaglio. In più, se non sei registrato, dovrai registrarti sul sito dell’Agenzia delle Entrate per ottenere nome utente e password.
Prima di procedere leggi attentamente il nostro articolo sul rimborso del canone Rai per avere informazioni più precise a riguardo.
Rimborso Enel da 85 euro: la truffa
Diverse persone hanno segnalato di aver ricevuto un messaggio e-mail sospetto relativo ad un presunto rimborso 85 euro non riscosso. La mail proviene da un indirizzo ed un formato grafico che assomiglia alla vera Enel, con tanto di logo riprodotto, ed invita ad entrare con urgenza su una pagina (anche qui la grafica simile ad un sito Enel) su cui inserire i dati della propria Carta di Credito per ottenere il rimborso.
Si tratta chiaramente di un tentativo di phishing atto a rubare i dati della carta di credito e svuotare il conto corrente dell’ignaro cliente. Di seguito la dichiarazione del gruppo Enel che dichiara l’estraneità alla e-mail: “Né il Gruppo Enel né società incaricate hanno inviato mail che informano il cliente di un credito da riscuotere per la sua fornitura e che invitano a collegarsi al link presente nella mail. Le procedure aziendali non prevedono in alcun caso la richiesta di fornire o verificare dati bancari e/o codici personali attraverso link esterni. Enel ha già informato le Autorità competenti e richiesto la chiusura dei siti malevoli”.
L’Azienda invita a non cliccare i link presenti all’interno della mail, non inserire alcun dato personale e/o finanziario, a non aprire allegati e verificare sempre l’autenticità del mittente facendo uso dei canali di contatto.
Contatti Enel Energia, Distribuzione e Servizio Elettrico
Ecco come contattare Enel per ottenere il tuo rimborso:
- Sul sito ufficiale a questa pagina.
- Via fax al numero 800.046.311.
- Via telefono, solo da un numero fisso, al numero verde 800.900.860.
Per le raccomandate, puoi usare l’indirizzo:
Enel Energia S.p.A.
Casella Postale 8080
85100 Potenza.
Per il rimborso di pagamenti fatti in ricevitoria, puoi cercare il centro per i rimborsi più vicino a casa tua attraverso questa pagina.
Consigli utili
Di seguito una serie di consigli utili per tutelare e far valere i tuoi diritti di consumatore:
- conserva sempre la bolletta o qualsiasi documento che attesti il tuo diritto ad ottenere rimborso: se li perdi, potresti non riuscire a dimostrare le tue ragioni;
- verifica qual è il tuo fornitore ed il tipo di fornitura guardando il contratto firmato e l’intestazione presente sulla bolletta;
- privilegia chi non ti chiede un deposito cauzionale, per evitare di dare soldi in anticipo e non avere problemi di rimborsi nel passaggio ad un altro fornitore;
- non farti prendere in giro e cerca di avere pazienza, perché le pratiche sono sempre lunghe e spesso complesse: informati su tutte le procedure e sui siti ufficiali dell’autorità competente (ARERA);
- qualche volta, richiedere il rimborso può essere costoso in termini di denaro (ad esempio cause civili) o di tempo: se ci sono somme minime in gioco, spesso vale la pena lasciar perdere;
- controlla se non hai ottenuto il rimborso in maniera automatica direttamente sul tuo conto corrente esaminando le bollette o gli estratti conto;
Facci sapere se ti siamo stati utili o se dobbiamo migliorare la nostra guida!