Enel S.p.A. è una multinazionale fondata nel 1962 e privatizzata dal 1999. L’azienda si è trovata a confrontarsi con una crescente concorrenza da quanto il settore dell’energia elettrica è stato privatizzato. Anche per questo, può capitare che un cliente Enel scelga di rescindere il proprio contratto per sottoscriverne uno più vantaggioso; di seguito vedremo come effettuare correttamente la disdetta Enel.
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Cosa serve per fare una disdetta Enel
Per disdire il contratto Enel è necessario poter fornire i seguenti dati:
-il numero cliente (indicato sulla bolletta);
-l’indirizzo del locale interessato alla disdetta;
-il nominativo della persona o della società a cui è intestato il servizio;
-il codice fiscale della persona o la partita IVA della società a cui è intestato il servizio;
-la lettura del contatore nel giorno di disattivazione della fornitura;
-l’indirizzo o l’e-mail al quale verrà inviata la bolletta di chiusura conto.
Come disdire il contratto Enel
Per richiedere lo scioglimento del contratto Enel Luce/Gas è necessario compire il ‘modulo per l’esercizio del Diritto di Ripensamento‘. La disdetta è gratuita se effettuata entro 10 giorni dall’attivazione del contratto, altrimenti il cliente sarà costretto al pagamento di una penale.
Se il contratto è stato stipulato telefonicamente, il cliente è tenuto a ritelefonare al numero 800 900 860 (il numero verde Enel per l’assistenza clienti è 800 900 800) per comunicare l’intenzione di disdetta, semplicemente premendo il tasto 2 come indicato dalla voce automatica che risponde alla telefonata.
Inoltre è possibile disdire Enel Energia inviando una comunicazione di disdetta al numero 800 997 736 oppure inviando una mail all’indirizzo clienti@enelenergia.it.
Se preferite eseguire la procedura comodamente sul web, è necessario registrarsi al sito internet di Enel all’indirizzo enelenergia.it così da accedere all’area clienti di Enel Energia. Per effettuare la disdetta online basterà accedere alla sezione denominata ‘I tuoi contratti’ e procedere con la richiesta.
Se volete sciogliere un contratto Enel a mezzo posta dovete inviare i dati sopraelencati al seguente indirizzo:
ENEL ENERGIA – Fornitura Luce
Casella postale 8080
85100, Potenza.
Effettuare la disdetta Enel in filiale
Potete disdire Enel in una delle 200 filiali presenti su tutto il territorio italiano. Il cliente deve portare con sé tutti i dati sopraelencati che sono indispensabili per portare al termine l’operazione. Si può recedere dal contratto senza ricorrere in sanzioni penali entro 14 giorni dalla stipulazione solo se è stato sottoscritto in un luogo diverso dalla sede dell’azienda.
Modulo Enel per la disdetta
Il modulo per disdire un contratto Enel è scaricabile in formato PDF nella sezione modulistica del sito dell’azienda. Una volta compilato il cosiddetto ‘Modulo per l’esercizio del Diritto di Ripensamento’, questi va trasmesso a Enel utilizzando una sola delle seguenti modalità:
- Web: enelenergia.it
- Email: allegati.enelenergia@enel.com
- Fax: 800 046 311
- Posta: Enel Energia S.p.A. Casella Postale 8080 –
85100 Potenza
Il modulo è valido per la richiesta di scioglimento sia di un contratto di fornitura di energia elettrica sia per la fornitura di gas; il cliente deve scegliere la voce nell’apposita sezione presente sul modulo; inoltre, il documento si può utilizzare anche per disdire un servizio accessorio presente nel proprio contratto.
Come effettuare il subentro Enel
Per riattivare un contatore disattivato è necessario richiedere il subentro Enel; vediamo di seguito come fare. Bisogna anzitutto collegarsi al sito web www.enelenergia.it alla sezione ‘luce e gas‘ dove potete inserire i vostri dati. Il form online permette di effettuare il subentro sia per la fornitura sia di energia elettrica che di gas.
Il subentro per il servizio ‘luce‘ prevede un costo totale di 49.48 euro + iva.
Il subentro per la fornitura di gas prevede un costo di 30 euro + iva.
Al fine di svolgere l’operazione nel modo corretto, è necessario fornire i seguenti dati:
-nome e cognome o la denominazione/ragione sociale dell’intestatario della fornitura ed il relativo codice fiscale o la partita IVA;
-il POD (per la fornitura elettrica) o il PDR (per la fornitura del gas);
-il recapito telefonico o l’indirizzo e-mail dell’intestatario dell’utenza.